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Il Montebore ha origini molto antiche. Se ne parla già dal 1489 ma la storia di questo formaggio rarissimo è molto più antica e la si fa risalire dell’arte casearia dei monaci dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Vendersi, sul Giarolo, il monte attorno al quale si sviluppano le tre Valli Grue, Curone e Borbera, già fra il IX e l’XI secolo.
A 20 giorni di stagionatura è già un formaggio con un sapore dolce, la consistenza morbida e pastosa. Dopo 45/60 giorni il Montebore si considera di media stagionatura, dopo 4/5 mesi viene considerato molto stagionato e prende una consistenza maggiore, per diventare piccante e ideale per la grattugia dopo una stagionatura di 6 mesi.
Il Montebore è un formaggio con una pasta leggermente occhiata di colore bianco con crosta ruvida di colore giallo paglierino. La cagliata viene posta in formelle di legno sovrapposte di diametro decrescente, in modo da ottenere la caratteristica forma.
Il sapore, inizialmente latteo e burroso, col progredire della stagionatura assume sentori ovini equilibrati e non invadenti, sempre più avvertibili e accompagnati da note erbacee
Il Montebore ha origini molto antiche. Se ne parla già dal 1489 ma la storia di questo formaggio rarissimo è molto più antica e la si fa risalire dell’arte casearia dei monaci dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Vendersi, sul Giarolo, il monte attorno al quale si sviluppano le tre Valli Grue, Curone e Borbera, già fra il IX e l’XI secolo. La forma del prodotto così singolare sembrerebbe richiamare quella dell'antica torre del castello del paese Montèbore
Scheda tecnica: