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È un formaggio razze ovine autoctone siciliane Comisana, Pinzirita, Valle del Belice e loro meticci.
La crosta è di colore giallo per la presenza di zafferano. La pasta è liscia e di colore giallo non omogeneo. L'odore è delicato con lieve aroma di zafferano. Il gusto è salato appena percettibile, piccante, lieve nei primi mesi di stagionatura tende ad intensificarsi successivamente.
almeno 5 mesi
La crosta si presenta di colore giallo più o meno intenso per la presenza di zafferano. La pasta è liscia e di colore giallo più o meno omogeneo ed è ammessa una leggera occhiatura. L'odore è delicato con lieve aroma di zafferano.
Il gusto è salato appena percettibile, piccante, lieve nei primi mesi di stagionatura tende ad intensificarsi poi successivamente.
Secondo una romantica leggenda locale tramandata nel corso degli anni, Ruggero il Normanno, Re di Sicilia, vedendo la moglie Adelasia in preda ad una grande tristezza, affidò ad un casaro del posto il compito di realizzare un formaggio dotato di poteri terapeutici. Dopo diversi tentativi, il casaro decise così di aggiungere al latte di pecora un pizzico di zafferano, dando vita ad un formaggio con un insolito colore giallo, dotato anche di importanti proprietà energizzanti e antidepressive, allora attribuite al Crocus sativus.
Riguardo l’origine del nome, come si può facilmente intuire, “Ennese” fa riferimento al luogo di origine di questo curioso formaggio, mentre esistono diverse teorie in merito al termine “Piacentinu”. Secondo alcune ipotesi, sarebbe legato alla particolare piacevolezza sensoriale del formaggio, mentre altre collegherebbero questo termine all’aggettivo “piangentino”, ovvero “formaggio piangente”, con riferimento alle piccole macchioline che colorano la pasta interna, che sembrerebbero appunto delle lacrime.
Scheda tecnica:
Marmellata di arance "Le Tamerici" gr. 220
Questa marmellata accompagna egregiamente formaggi saporiti e/o erborinati