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La Campania offre un’ampia gamma di prodotti caseari, che abbraccia un po’ tutti i tipi di formaggi presenti nelle altre regioni, con l’aggiunta della tipica mozzarella di bufala campana, apprezzata in tutto il mondo.
Dal latte vaccino si produce il Burrino, con la sua forma a pera e da spalmare sul pane per dei gustosi spuntini. La maturazione è completa dopo circa un mese di stagionatura. Il CACIOCAVALLO VACCINO è incluso tra i formaggi tipici campani e si diversifica in base alla zona di provenienza.
In genere il pecorino campano si consuma sia fresco che dopo un processo di stagionatura. Tra le produzioni di formaggi freschi primeggia senza dubbio la MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA. I primi documenti che ne parlano risalgono al XV secolo; le bufale sono presenti nel territorio campano fin dal periodo longobardo, cioè nell’alto Medioevo. Tra i formaggi freschi noti in tutto il Paese troviamo anche la ZIZZONA DI BATTIPAGLIA. La leggenda racconta che la ninfa ogni mattina mungeva le bufale della palude e che, successivamente, si dedicava alla produzione dell’antica mozzarella. Alla fine del processo di filatura, la ninfa riponeva le mozzate in un cestino di vimini, avvolgendole a dei ramoscelli di mirto ed erbe aromatiche, di modo da conferirgli un sapore deciso che potesse esaltare tutto il gusto della mozzarella. Un giorno la ninfa Etrusca si imbatté in un giovane pastore di nome Tusciano, fermatosi a riposare sulle rive del fiume di cui si innamorò e a cui rivelò prima il suo amore e poi il segreto della Mozzata di Bufala. Scoperto il segreto, il pastore Tusciano non resistette alla voglia di raccontare il segreto alla gente del posto e ben presto si diffuse il culto della mozzarella. Appena gli Dei scoprirono che i mortali avevano imparato a fare la mozzarella decisero di punire Bapti-Palia e il suo amato Tusciano, condannandoli a girovagare nella palude senza mai incontrarsi.
Oggi i due amanti sono stati ricongiunti, la ninfa è diventata una florida città che oggi produce un prodotto caseario unico, quasi divino!
Il termine mozzarella deriva dal nome dell'operazione di mozzatura compiuta per separare l'impasto in singoli pezzi. È spesso definita regina della cucina mediterranea, ma anche oro bianco o perla della tavola, in ossequio alle pregiate qualità alimentari e gustative del prodotto.
Formaggio semigrasso a pasta semicotta, pasta filata, semiduro prodotto con latte di vacca parzialmente scremato proveniente da due mungiture.